Umanità Aumentata
Exhibit
Identity
Communication
Culture
Concept
La grande quantità di informazioni sull’uomo di cui disponiamo oggi, tra big e small data, ci permette di tracciare come mai prima d’ora i contorni della nostra umanità. Tuttavia, proprio questa moltitudine di dati, rende estremamente sfumata la nostra identità, che rimane una grande incognita, un mistero tanto più fitto quanto più complessa e puntuale ne diventa la rappresentazione.
Exhibit
Identity
Communication
Culture
Sviluppo
La mostra, curata da Wild Mazzini e Marco Ruffino (lamatilde) e presentata al Circolo del Design, propone un percorso tra le “forme spezzate” dell’uomo e della donna contemporanei. In questo caleidoscopio, tra infografica, data visualization, photoviz, data art e sonification, la mostra offre allo spettatore anche la possibilità di contribuire alla ricerca dell’uomo sull’uomo attraverso un’installazione interattiva, analogica e senza filtri, che invita a trovare la propria prospettiva.
L’oracolo infografico invita il visitatore a rispondere alle sue domande: accettando, di fatto, si producono nuovi dati che rendono l’installazione un’infografica collettiva.
Il visual rappresenta un mosaico organico in cui, nell’accumulo di data-tessere, è possibile scorgere le fattezze di uno, nessuno, centomila, volti umani.
CREDITS
DIREZIONE
Sara Fortunati
A CURA DI
Marco Ruffino
Wild Mazzini – Data art Gallery
PROGETTO GRAFICO E
ALLESTIMENTO
Torino Graphic Days
Marco Ruffino
con gli studenti:
Alice Cadorna, Francesco Luminasi, Julian Mendez,
Kim Donghyeon, Irene Giardina Papa, Michelle Vicari, Isabella Perino, Sophia Giachin
PROJECT MANAGEMENT
Marilivia Minnici
ASSISTENTE ALLA PRODUZIONE
Francesco Boccato Rorato
ALLESTIMENTO
Giuseppe Giorcelli
COMUNICAZIONE
Enza Brunero
UFFICIO STAMPA
Federica Biasio
TRADUZIONI
Isa Matilde Bonino
Il Circolo del Design
è sostenuto da:
MAIN PARTNER
Compagnia di San Paolo
PARTNER
Camera di Commercio
SPONSOR TECNICI
TechArt
Sonos
Si ringraziano per le opere:
South China Morning Post
Density Design Lab –
Politecnico di Milano
Annely Juda Fine Art gallery