Laqua Vineyard
Interior
Identity
Concept
Vino e cucina, cucina e vino: due metà che si completano e si esaltano a vicenda, accendendo i sensi e la passione come i protagonisti di una storia d’amore senza fine.
Il progetto per Laqua Vineyard prevede la realizzazione del ristorante di un accogliente resort che si affaccia sul panorama spettacolare delle vigne toscane, all’interno di un borgo che originariamente ospitava un teatro.
Il teatro diventa quindi il concetto di riferimento del progetto, trasformando il ristorante nel palcoscenico perfetto per godere del connubio d’amore tra l’alta cucina e il vino d’eccellenza.
Interior
Identity
Sviluppo
L’approccio progettuale prevede la superfetazione di elementi architettonici contemporanei in dialogo con il carattere antico e tradizionale della struttura originale, permettendo ai visitatori di leggerne entrambi i caratteri.
Un esempio di questo atteggiamento è dato dalla progettazione dei soffitti dove, sia la regolarità degli archi, sia la personalità classica e fortemente caratterizzante dei solai restaurati, vengono armonizzate dall’inserimento di rivestimenti con forme morbide e fluide, che intrattengono una delicata relazione di velamento/svelamento con i soffitti tradizionali, esaltandosi a vicenda nel contrasto.
Gli elementi allestitivi riprendono in modo riconoscibile l’ambiente teatrale. In particolare i due banconi, posti alle estremità opposte della sala principale, richiamano due palchi, uno dedicato all’arte culinaria e l’altro a quella del vino: due fuochi visivi che segnano le prime coordinate di spazio “scenico” per clienti e ospiti.
I rivestimenti al soffitto, con le loro sfumature dorate hanno anche la funzione di riflettere e diffondere la luce esterna rendendo così l’atmosfera ancora più calda e scenografica.
L’unica finestra preesistente che permette la vista sul panorama spettacolare delle vigne e delle campagne circostanti viene evidenziata da una prospettiva accelerata che amplifica la convergenza visiva verso l’esterno.
Nella sala, dei tendaggi a sipario permettono diverse soluzioni di partizione dello spazio e consentono ulteriori possibilità di regolazione della luminosità e della trasformazione dello scenario interno.
Le pareti, originariamente caratterizzate da un andamento irregolare dato da riseghe e sfondati, sono rese lineari dall’inserimento di arredi e contropareti, equilibrando così l’impatto visivo della scansione spaziale.
I mattoni delle contropareti sono realizzati in cotto nero etrusco e in cotto rosa vellutato: un omaggio materico alla Toscana e alla sua ricca tradizione laterizia che riporta negli interni i colori di queste terre.
I mattoni grezzi fatti a mano sono disposti “a sorella” anziché sfasati come vorrebbe la tradizione, valorizzando così quella che comunemente verrebbe considerata un’eterodossia progettuale.
La relazione “d’amore” tra la cucina e il vino viene esplicitata dal punto di vista visivo attraverso l’inserimento di illustrazioni, mimetizzati nell’allestimento, che compongono allegoricamente una danza tra la luna e un rinoceronte, simboli del cielo e della terra, che si completano a vicenda.
CREDITS
TEMPI DI REALIZZAZIONE
Settembre 2021 – Giugno 2022
SUPERFICIE
150 metri quadri (interno)
210 metri quadri (esterno)
PROGETTO ARCHITETTONICO
Ing. Massimo Lanciano
PROGETTO INTERNI
lamatilde
DIREZIONE LAVORI
lamatilde
FOTOGRAFIE
Beppe Brancato
ALLESTIMENTI
ShapeLab
ATTREZZATURE
Libra
ILLUMINOTECNICA
Oty Light
FINITURE
Manetti Gusmano & Figli (rivestimento pareti)